Diritto allo studio universitario in Sicilia. Il report su servizi e benefici per gli studenti universitari in Sicilia mette in luce sperequazione sull’assegnazione dei fondi nazionali alle regioni.

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Palermo, 14 luglio 2021

Presso la Sala Joe Petrosino della Casa del Goliardo-Hotel de France dell’ERSU Palermo, si è svolta oggi la Prima giornata del diritto allo studio universitario in Sicilia. I lavori sono stati preceduti dall’inaugurazione da parte dell’assessore regionale dell’Istruzione Roberto Lagalla, di 30 nuovi posti letto in favore dei ragazzi e delle ragazze fuorisede che studiano nel capoluogo siciliano.

Si è, quindi, entrati nel vivo dei lavori con la presentazione da parte del professor Giuseppe Di Miceli, presidente dell’Ersu Palermo, del report sui servizi e benefici destinati ai circa 130mila studenti di livello universitario che studiano in Sicilia nelle istituzioni di livello universitario (statale e non statali): università, accademie delle belle arti e conservatori di musica.

Dal report presentato è emersa una considerevole sperequazione tra le varie regioni italiane in relazione ai fondi destinati dal governo nazionale per il pagamento delle borse di studio, prendendo in considerazione il rapporto tra fondo nazionale assegnato a ciascuna regione e numero di studenti idonei aventi diritto alla borsa di studio: tale rapporto vede la Sicilia al 14° posto tra le regioni italiane. Questa circostanza ha determinato il fatto che fino all’anno 2020 ci siano state regioni come la Sicilia che non hanno potuto pagare tutte le borse di studio.

 

“Nell’anno 2021 – ha sottolineato il presidente di ERSU Palermo, Giuseppe Di Miceli – siamo arrivati al 100 per cento solo grazie al fatto che l’assessorato regionale dell’Istruzione, diretto dal professor Roberto Lagalla – è riuscito a impiegare fondi provenienti da Bruxelles. In questi ultimi cinque anni come Ersu Palermo abbiamo avuto un incremento complessivo delle risorse del governo nazionale del 23% a fronte, invece, del raddoppio del numero degli studenti idonei da 6mila, di cui solo due terzi riuscivano ad ottenere i benefici, a 12mila che quest’anno avranno tutti la borsa di studio. E il numero degli studenti universitari idonei – ha evidenziato il presidente dell’ERSU Palermo – è raddoppiato nel periodo 2016/2021, nonostante il numero degli studenti universitari sia rimasto sostanzialmente costante, intorno ai circa 40mila complessivi”.

 

L’assessore regionale dell’Istruzione Roberto Lagalla nel suo intervento ha sottolineato  “Il governo Musumeci si è impegnato per sostenere il diritto allo studio universitario e la continuità del processo formativo. In particolare, in riferimento alle difficoltà affrontate in periodo di pandemia, abbiamo erogato risorse per le spese di affitto degli studenti fuori sede, abbiamo erogato risorse per interventi di edilizia leggera, per l’acquisto di dispositivi informatici ma soprattutto abbiamo raggiunto un traguardo molto Importante: la copertura totale delle borse di studio a sostegno degli studenti universitari.

Anche rispetto allo scenario nazionale, l’impegno del governo della Regione Siciliana è stato notevole proprio perché riteniamo che la formazione di terzo livello sia uno degli strumenti principali a sostegno del rilancio della nostra Regione e del giusto utilizzo delle risorse previste dal Pnrr”.

 

Presenti all’iniziativa gli Ersu di Catania con il vice-presidente Salvo Cannizzaro ed i presidenti di Messina Pierangelo Grimaudo ed Enna Livio Cardaci.

 

Stanziamento pro-capite in euro del governo nazionale per il pagamento degli studenti idonei (Fonte: Presidenza Ersu Palermo su elaborazione dati CORTE DEI CONTI): Marche 2.184 , Calabria 1.933 , Toscana 1.922 , Umbria 1.877 , Sardegna 1.660 , Friuli 1.592 , Emilia-Romagna 1.581 , Abruzzo 1.452 , Piemonte 1.393 , Puglia 1.443 , Liguria 1.388 , Basilicata 1.382 , Lazio 1.233 , Sicilia 1.219 , Veneto 1.128 , Val D’Aosta 1.184 , Lombardia 1.011 , Molise 995 , Campania 437 .

Il Responsabile Ufficio Stampa ERSU Catania

(Dott. Giampiero Panvini)